Per fare cultura del buon dormire, occorre sfatare alcuni luoghi comuni
- Il Materasso dura una vita. Non è vero, dal punto di vista batteriologico e igienico, il materasso deve essere cambiato almeno ogni sette/otto anni. Il corpo umano emette ogni notte un terzo di litro di sudore, che va a depositarsi negli strati interni del materasso, creando l’habitat ottimale di acari e batteri.
- Il materasso deve essere duro. Sbagliato. Il materasso deve consentire al corpo di rilassarsi e distendersi. Se questo non avviene, il sonno è disturbato con gravi problemi per il risposo e, a lungo andare, per la schiena.
- Un materasso definito “buono” va bene per tutti. Sbagliato. I materassi vanno provati finché non si individua quello corretto per le proprie esigenze. Il peso, l’altezza, la sudorazione sono alcuni degli elementi che possono far optare per un materasso o per un altro.
- I composti organici e chimici nei materassi sono nocivi. Falso. Questa convinzione è detta chemofobia e cioè la paura degli effetti sulla nostra salute che gli agenti chimici possono avere. I materassi di qualità sono realizzati con materiali sicuri e controllati nel pieno rispetto delle norme in materia.
- La validità del supporto non è importante. Falso. Un supporto inadeguato può compromettere in modo grave la struttura del materasso e le sue prestazioni.
- Per i materassi matrimoniali non è importante scegliere supporti particolari. Falso. I materassi matrimoniali necessitano di supporti senza longheroni centrali sopraelevati rispetto al piano delle doghe.
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